top of page

Contratto per la realizzazione di un sito web: inquadramento giuridico e aspetti essenziali

  • Newsletter
  • 20 mar
  • Tempo di lettura: 6 min

Il contratto per la realizzazione di un sito web rappresenta un accordo essenziale tra il cliente e il fornitore di una piattaforma online. Questo articolo analizza il quadro giuridico di riferimento, gli elementi inclusi nel servizio, le specifiche sui servizi accessori, il collaudo, le modifiche possibili, l'aspetto grafico, la proprietà intellettuale e la garanzia.



contratto realizzazione sito web


Il contratto per la realizzazione di un sito web: inquadramento giuridico


Il contratto per la realizzazione di un sito web rientra nella categoria dei contratti d’opera o di appalto, a seconda della complessità del progetto e dell’organizzazione del fornitore.


Se il professionista che sviluppa il sito lavora in autonomia, come ad esempio un freelance, il contratto si configura come contratto d’opera ai sensi dell’art. 2222 del Codice Civile. Se invece lo sviluppo è affidato a un’agenzia o a una società con una struttura più articolata, può anche assumere la forma di un contratto di appalto, disciplinato dagli artt. 1655 e ss. del Codice Civile.


Bisogna considerare che la figura professionale che si occupa dello sviluppo di un sito web può variare a seconda delle competenze specifiche richieste dal progetto. Spesso infatti sono coinvolte diverse figure:


  • Web Developer: si occupa della programmazione e dello sviluppo tecnico del sito, utilizzando linguaggi come HTML, CSS, JavaScript, PHP o Python.

  • Web Designer: cura l'aspetto estetico e l'usabilità del sito, creando layout e interfacce grafiche.

  • Full Stack Developer: è un professionista che gestisce sia la parte front-end (visibile agli utenti) sia quella back-end (server e database).

  • UI/UX Designer: studia l’esperienza utente e l’interfaccia grafica per rendere il sito funzionale e intuitivo.

  • SEO Specialist: ottimizza il sito per i motori di ricerca, migliorandone la visibilità online.


In base alla complessità del sito, queste figure possono collaborare o essere riunite in un unico professionista polivalente.


È fondamentale che il contratto per la realizzazione di un sito web sia redatto con chiarezza, specificando gli obblighi reciproci, le tempistiche e gli aspetti relativi alla consegna del prodotto finale, nonché i diritti di proprietà intellettuale.


Se sei uno sviluppatore e hai la necessità di predisporre un contratto adatto alle tue esigenze, dai un'occhiata al nostro progetto di consulenza per freelance e contattaci per qualsiasi informazione.

 


Contenuti del sito web: cosa è incluso?


Non tutti i siti web sono uguali e il contratto deve specificare chiaramente cosa è incluso nella realizzazione. La struttura base può comprendere pagine fondamentali come la home page, la sezione chi siamo, i servizi offerti e i contatti.


Possono essere integrate funzionalità aggiuntive come un blog, un’area riservata per gli utenti registrati, un e-commerce o un motore di ricerca interno.


Dal punto di vista legale, è opportuno indicare se nel servizio è compresa la redazione di documenti obbligatori quali l’informativa sulla privacy, il banner per i cookie e i termini e condizioni d’uso. Inoltre, è importante chiarire se il sito avrà elementi interattivi, come form di contatto, chatbot o sistemi di prenotazione online. Una definizione poco chiara degli elementi inclusi può generare incomprensioni e costi aggiuntivi non previsti.



Servizi accessori: manutenzione, aggiornamenti, assistenza e SEO


Oltre alla creazione del sito, il contratto può prevedere servizi accessori essenziali, come la manutenzione tecnica, che comprende l’aggiornamento del CMS, la gestione della sicurezza informatica e la correzione di eventuali bug. Può essere incluso anche il servizio di hosting e registrazione del dominio, specificando chi ne avrà la proprietà e per quanto tempo. Un altro servizio aggiuntivo spesso richiesto è la gestione dei contenuti, che implica l’aggiornamento periodico di testi, immagini e, nel caso di e-commerce, prodotti e cataloghi.


Un servizio sempre più richiesto dai clienti è l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Questa attività comprende l’analisi delle parole chiave, l’ottimizzazione tecnica del sito per migliorarne il posizionamento nei risultati di ricerca e la creazione di contenuti ottimizzati. È fondamentale specificare se il servizio SEO è incluso nella realizzazione del sito o se deve essere acquistato separatamente, considerando che si tratta di un’attività continuativa che può richiedere interventi periodici. Inoltre, il contratto può prevedere attività di monitoraggio delle performance tramite strumenti di analisi, come Google Analytics, per verificare il traffico e il comportamento degli utenti sul sito.


Tutti questi aspetti devono essere regolati con chiarezza per evitare dispute su costi e responsabilità post-lancio, stabilendo con precisione la durata del supporto e gli eventuali costi aggiuntivi per servizi richiesti successivamente.



Il collaudo prima della messa online


Una fase cruciale prima della pubblicazione è il collaudo del sito, che permette di verificare la corretta visualizzazione su diversi dispositivi, come desktop, smartphone e tablet, assicurandone la responsività. È necessario testare la compatibilità con i principali browser, valutare il corretto funzionamento delle funzionalità interattive ed effettuare controlli sulla sicurezza del sito, verificando la presenza del certificato SSL e la protezione contro eventuali attacchi informatici.


Il periodo di test è una fase fondamentale, durante la quale il cliente ha la possibilità di esplorare tutte le funzionalità del sito e segnalare eventuali anomalie o difetti di funzionamento. In genere, questo periodo può durare da una a quattro settimane, a seconda della complessità del progetto e delle esigenze del cliente. Durante questa fase, lo sviluppatore deve fornire un ambiente di test o una versione provvisoria del sito su un dominio temporaneo o in modalità accessibile solo mediante credenziali. In questo modo, il cliente può verificare con attenzione ogni sezione del sito e testare eventuali flussi operativi, come la registrazione degli utenti, la gestione degli ordini nel caso di un e-commerce o l’invio di moduli di contatto.


Un aspetto importante del collaudo riguarda la raccolta del feedback da parte del cliente e la risoluzione dei problemi emersi. Il contratto dovrebbe specificare il numero di correzioni o migliorie incluse nel periodo di test e i tempi entro cui lo sviluppatore si impegna a risolvere le criticità segnalate. Infine, una volta superato con successo il collaudo, il sito viene ufficialmente pubblicato e reso accessibile al pubblico, con la garanzia che tutte le funzionalità siano operative e conformi alle aspettative del cliente.



Proprietà intellettuale


Uno degli aspetti più importanti riguarda la titolarità del sito web e dei suoi contenuti. Il contratto deve chiarire in modo esplicito chi detiene la proprietà del codice sorgente e dei contenuti presenti sulla piattaforma. Deve essere specificato se il cliente avrà accesso ai file sorgenti e al backend per eventuali future modifiche, evitando così vincoli tecnici che potrebbero limitare la gestione autonoma del sito.


Nei contratti di questo tipo è comune trovare una clausola che stabilisce che, salvo diverso accordo, i diritti di proprietà intellettuale sul codice e sul design del sito rimangono in capo al fornitore fino al saldo totale del pagamento. È altrettanto importante specificare se e in che misura il cliente ha diritto di modificare autonomamente il codice o se è soggetto a restrizioni che lo vincolano all’uso di determinati strumenti o sviluppatori.


Un altro punto da considerare è l’utilizzo di software open-source o di componenti di terze parti, che possono essere soggetti a licenze specifiche (come GPL, MIT o Creative Commons). Il contratto dovrebbe prevedere una sezione dedicata alle licenze d’uso, precisando quali componenti sono stati integrati nel sito e quali eventuali restrizioni ne derivano per il cliente. Infine, nei casi in cui il sito sia sviluppato su misura, è buona prassi includere una clausola di cessione dei diritti, che garantisca al cliente la piena disponibilità del prodotto, compresa la possibilità di trasferirne la proprietà a terzi o di farlo modificare da altri professionisti senza limitazioni contrattuali.



Garanzia: contenuto e durata


Infine, anche la garanzia del sito è un aspetto essenziale per la tutela del cliente. Solitamente comprende la correzione di bug riscontrati nei primi mesi successivi alla messa online e il supporto per eventuali malfunzionamenti dovuti a errori di programmazione. È importante stabilire chiaramente le esclusioni della garanzia, come modifiche effettuate da terzi o problemi legati a servizi esterni, come hosting e plugin di terze parti.


La durata della garanzia può variare, ma è consigliabile prevedere un periodo minimo che oscilli tra i tre e i dodici mesi, per garantire al cliente un adeguato supporto post-lancio.


 

Hai necessità di predisporre uno o più contratti per la tua attività da freelance o da libero professionista? Vuoi saperne di più?

 

Il nostro nuovo progetto di consulenza legale Faciliter include consulenza e redazione di contratti su misura per freelance. Visita il sito www.faciliter.net per saperne di più, o contattaci per qualsiasi informazione.

 

bottom of page