top of page

Diventare freelance: vantaggi e responsabilità

Come si diventa freelance e quali sono le caratteristiche di un'attività lavorativa autonoma? Quali sono le differenze tra un freelance e un dipendente?

Valutare pro e contro di queste due modalità lavorative è utile nel caso in cui si abbia la possibilità di scegliere consapevolmente se intraprendere l'una o l'altra strada.


lavorare come freelance

Spesso si diventa dipendente o libero professionista in base all'occasione lavorativa che si presenta per prima, ma vediamo quali sono i percorsi e le principali differenze tra questi due approcci lavorativi.


  • Il dipendente è un lavoratore legato a un datore di lavoro da un contratto di lavoro subordinato ed è retribuito tramite stipendio fisso

  • Il freelance è un lavoratore autonomo, un libero professionista, non legato ad alcun datore di lavoro, che svolge attività autonoma verso propri clienti


Mentre il dipendente inizia la propria attività stipulando un contratto di lavoro con il datore, il freelance dovrà invece aprire una Partita IVA per far nascere una propria posizione lavorativa identificabile dal Fisco italiano. La Partita IVA ha infatti un proprio codice (Codice Ateco) che identifica il tipo di attività da svolgere.


Dopo aver creato la propria posizione fiscale, il freelance potrà eseguire prestazioni professionali in favore dei propri clienti, ricevere un corrispettivo da questi ultimi, emettere fatture per ogni pagamento ricevuto e infine pagare autonomamente le tasse sui guadagni ottenuti.


Diverse attività lavorative possono essere svolte sia come dipendente che come freelance. Ad esempio, un fotografo, un videomaker, un grafico, un consulente SEO, un consulente marketing, ecc., possono essere assunti da un datore di lavoro oppure possono svolgere autonomamente la loro attività verso più clienti. La scelta di diventare freelance dovrebbe in questo caso essere effettuata solo a seguito di una valutazione dei pro e dei contro del lavoro autonomo, sia in termini di stabilità e sicurezza sia in termini economici.


Il libero professionista, infatti, a differenza del lavoratore dipendente, dovrà svolgere una serie di attività per la gestione e lo sviluppo della propria professione.


Il freelance deve innanzitutto gestire la propria brand reputation, con particolare riferimento alla reputazione online. La presenza online è oggi imprescindibile e quindi il professionista ha la necessità di possedere un sito internet, con un proprio dominio e con la documentazione privacy e cookie in regola.


Anche la qualità della propria presenza online è importante, con la necessità di adoperarsi contestualmente per eliminare dai motori di ricerca eventuali notizie e articoli non veritieri, non aggiornati e comunque non utili e fuorvianti. Al riguardo esiste un vero e proprio diritto all'oblio, previsto dalla normativa vigente ed esercitabile da ogni interessato.


Il freelance deve organizzare il proprio tempo e il proprio lavoro. Da un lato deve svolgere il proprio lavoro in maniera approfondita e scrupolosa, dall'altro deve evitare di impiegare troppe energie in attività che assorbirebbero gran parte del proprio tempo con scarsi margini di guadagno.


Il professionista inoltre incassa i propri compensi al lordo di tutti i contributi e le tasse previste dalla legge e pertanto deve considerare che il ricavo complessivo non rappresenta effettivamente un guadagno netto e di conseguenza deve preventivare la parte di incassi che in un secondo momento dovrà riversare allo Stato e agli enti di previdenza.


La scelta tra i due approcci peraltro può riguardare anche aspetti più personali, caratteriali e meno tecnici. E' evidente infatti che il lavoro autonomo consente maggiore libertà di tempo e di organizzazione: il freelance non lavora per altri ma per se stesso, egli è libero di scegliere come, quanto e quando lavorare, con la possibilità di definire il proprio ritmo lavorativo e dare priorità alla propria salute mentale.


Il dipendente non ha queste libertà, ma dall'altro lato ha un lavoro sicuro, non necessitando di dover trovare clientela e di doversi occupare di amministrazione e contabilità. La scelta può quindi essere effettuata anche in base al proprio carattere e alle proprie priorità.



Sintetizzando, quali sono i rispettivi vantaggi di un lavoro dipendente e di un lavoro svolto in forma autonoma? Vediamolo in questo schema:


DIPENDENTE

  • stabilità economica: stipendio fisso

  • sicurezza: tutele sindacali

  • lavoro sicuro: non serve cercare clienti

  • entrate nette

  • no gestione amministrazione e contabilità

  • no responsabilità e rischi d'impresa


FREELANCE

  • libertà di tempo: si lavora quando e quanto si vuole

  • creatività e libertà nella strategia di business

  • prospettive di guadagno potenzialmente illimitate


A fronte dei vantaggi, l'attività svolta come freelance ha ovviamente anche delle caratteristiche che devono essere tenute in considerazione, come le maggiori responsabilità e i maggiori rischi, oltre al fatto che un freelance può imbattersi in periodi di oscillazioni di guadagno anche decisamente negativi, non avendo un guadagno mensile assicurato. Il freelance infine deve costantemente tenersi aggiornato sulle normative di settore al fine di evitare di incorrere in problematiche legali che lo riguarderebbero in prima persona, in quanto responsabile diretto della propria attività.



In definitiva, il freelance deve gestire in maniera completa ogni aspetto della propria professione. Le attività che egli deve svolgere sono:


  • aprire la propria Partita IVA, scegliere il regime fiscale e gestire l'aspetto contabile e fiscale

  • definire la propria strategia di business e gli obiettivi da raggiungere

  • gestire le spese e gli investimenti nella propria attività

  • curare l'amministrazione della propria attività, il rapporto con i clienti, i preventivi e i contratti

  • gestire i documenti legali della propria attività, anche dal punto di vista della privacy

  • in quanto diretto responsabile della propria attività, essere aggiornato sulla normativa di settore per evitare problematiche legali

  • occuparsi di eventuali registrazioni di marchi o brevetti

  • gestire il marketing, la reputazione e la presenza online della propria attività


Un tale elenco a primo impatto potrebbe scoraggiare dall'intento di avviare un'attività autonoma, vista la mole di responsabilità a carico del lavoratore freelance.


Fortunatamente però l'impegno da profondere è abbondantemente ricompensato dalle soddisfazioni che una tale libertà può regalare, oltre al fatto che il freelance, proprio come una piccola azienda, ha sempre la possibilità di affidare buona parte delle proprie incombenze a professionisti del settore, come avvocati, consulenti e commercialisti.


Noi ci occupiamo di questo. Seguiamo i freelance sin dalle prime mosse e continuiamo ad affiancarli durante lo svolgimento della loro attività professionale.


Redazione dei contratti e dei documenti legali, gestione della privacy, registrazione di marchi e brevetti, aggiornamento legale, definizione del business plan e della brand reputation sono attività che sempre più ci vengono affidate dai nostri clienti che svolgono un'attività professionale autonoma.


In questo modo i liberi professionisti possono concentrarsi serenamente sul proprio lavoro e sulle proprie passioni.



Per una consulenza sull'avvio e sulla gestione di un'attività lavorativa autonoma è possibile contattarci tramite il modulo contatti oppure all'indirizzo email info@cplegalstudio.com.


Nell’Area Riservata del nostro sito internet inoltre sono presenti numerosi approfondimenti sulle materie relative ai freelance, alle società e ai contratti.



bottom of page