top of page

Work for equity: un'agevolazione per Startup e PMI innovative

Con il termine work for equity si intende la possibilità per Startup e PMI innovative di remunerare soggetti esterni (consulenti o professionisti) che prestano opere o servizi tramite l'assegnazione di azioni, quote o strumenti finanziari partecipativi.



​

Il work for equity è stato introdotto in Italia dal D.L. n. 179/2012 (Decreto Crescita 2.0) per le Startup innovative e poi esteso alle PMI innovative dal D.L. n. 3/2015, con la finalità di favorire l'accesso delle Startup a prestazioni professionali qualificate tramite l'utilizzo di queste forme di remunerazione, incentivandole con importanti agevolazioni fiscali.


Nel dettaglio, l'art. 27, co. 4, del D.L. 179/2012 prevede che:


"Le azioni, le quote e gli strumenti finanziari partecipativi emessi a fronte dell'apporto di opere e servizi resi in favore di start-up innovative o di incubatori certificati, ovvero di crediti maturati a seguito della prestazione di opere e servizi, ivi inclusi quelli professionali, resi nei confronti degli stessi, non concorrono alla formazione del reddito complessivo del soggetto che effettua l'apporto [...]"


Il work for equity pertanto può riguardare i compensi spettanti ai collaboratori e ai consulenti delle Startup o PMI abilitate che, in assenza di un vincolo di subordinazione, prestano opere o servizi in favore delle predette società.


Le agevolazioni nello specifico prevedono che l'assegnazione di azioni, quote o strumenti finanziari nel contesto del work for equity sia esente da imposte e non concorre alla formazione del reddito imponibile del percettore, né al momento dell'ultimazione dell'opera o del servizio né al momento della effettiva emissione di tali azioni, quote o strumenti finanziari.

Resta ferma l'applicazione dell'IVA sulla relativa prestazione, se dovuta e, pertanto, in questi casi, il prestatore del servizio sarà comunque tenuto ad emettere regolare fattura.


Nell’ambito del work for equity, le Startup e le PMI innovative potranno, pertanto, attribuire ai professionisti:


- azioni o quote

- strumenti finanziari partecipativi


La normativa prevede che lo statuto di Startup o PMI innovative debba prevedere specificamente la possibilità di adottare politiche di work for equity e di emettere strumenti finanziari partecipativi a fronte dell'apporto di opere o servizi. Ne consegue che il work for equity risulta inapplicabile alle SRLS disciplinate dall'art. 2463-bis c.c. e alle SRL a capitale ridotto disciplinate dall'art. 2463, co. 4 e 5, c.c., visto che per tali tipologie di società è prevista l'adozione di uno statuto standard e non modificabile.


Nel caso in cui una Startup o PMI innovativa voglia attribuire alle categorie di professionisti sopra elencate uno degli strumenti finanziari indicati, può scegliere di adottare un accordo o un regolamento che ne disciplini espressamente i termini e le condizioni di emissione e di maturazione.


Per quanto riguarda nel dettaglio l'assegnazione di azioni o quote, essa può avvenire mediante le seguenti modalità.


Aumento di capitale a titolo gratuito: le azioni e le quote possono essere attribuite gratuitamente ai professionisti con delibera dell'assemblea straordinaria, nella misura degli utili e delle riserve distribuibili. Si evidenzia tuttavia come la normativa codicistica preveda che nelle SRL l'assegnazione di quote tramite aumento di capitale gratuito può verificarsi solo a favore di soci già esistenti, mentre la possibilità di assegnare l'aumento di capitale a terzi è ammissibile solo per le SPA e solo per i dipendenti. Alla luce di ciò non sembrerebbe pertanto consentito alle Startup in forma di SRL effettuare un piano di work for equity tramite aumento di capitale a titolo gratuito.


Aumento di capitale a titolo oneroso: le azioni e le quote possono essere attribuite anche mediante aumenti di capitale a pagamento offerti in sottoscrizione ai professionisti, con delibera dell'assemblea straordinaria. Il requisito per un aumento di capitale sociale a pagamento è che le azioni o le quote precedentemente emesse siano state integralmente liberate.


Cessione di azioni o quote proprie: Startup o PMI innovative possono in questo caso acquistare azioni o quote proprie e successivamente assegnarle ai professionisti. L'acquisto di azioni o quote proprie può essere a titolo gratuito, oppure a titolo oneroso, purché in quest'ultimo caso vengano utilizzate solamente le riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato.


Questa è solo una breve guida introduttiva. E’ possibile trovare approfondimenti sul work for equity nell’Area Riservata del nostro sito internet.



Per qualsiasi ulteriore approfondimento sul presente articolo è possibile contattarci all'indirizzo email info@cplegalstudio.com o tramite il modulo contatti.

bottom of page